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Gestione della biancheria nella sanità
27/07/2021
Si usa il termine generico biancheria, che comprende:
- vestiario per il personale sanitario: camici e divise degli operatori (tipicamente 3 pezzi: casacca, pantalone e camice)
- camici dei pazienti (tipicamente si tratta di 1 pezzo)
- biancheria del letto del paziente
- biancheria per il blocco operatorio (prevede sempre la sterilizzazione e il sovraconfezionamento)
Due sono i principali flussi che percorre la biancheria:
- flusso della biancheria pulita
- flusso della biancheria sporca
E’ importante sottolineare che questi due flussi, e di conseguenza percorsi, vanno sempre tenuti separati fisicamente al fine di ridurre il più possibile la contaminazione.
Ciò vale per qualsiasi struttura sanitaria: ospedali, cliniche, case di riposo e RSA, strutture per lungodegenti, ambulatori ecc.
Ma ci sono anche altre avvertenze che potrebbero ridurre il rischio di infezioni, se ben applicate.
Le vediamo di seguito.
LA BIANCHERIA PULITA
La biancheria pulita può arrivare dall’interno della struttura o dall’esterno, nel caso il servizio sia stato esternalizzato. In ogni caso la biancheria giungerà pulita, probabilmente sovraconfezionata, e dovrà restare pulita fino al suo impiego: questo il primo problema di ordine pratico. E mantenendo la biancheria pulita questa deve essere trasferita all’area di competenza che può essere un sub-magazzino o il reparto quale punto finale di utilizzo.
IL TRASPORTO
Qualunque sia la destinazione bisogna tenere conto della tipologia di trasporto che potrebbe essere:
- interamente al coperto (in corridoi o sotto a tettoie)
- su fondo liscio (piastrelle, marmo, superfici tecniche)
- con o senza l’uso di ascensori o montacarichi
- parzialmente all’aperto (dove magari potrebbe piovere)
- su superfici ruvide o addirittura sconnesse.
Per ognuno di questi casi va valutato il tipo di mezzo e soprattutto la tipologia delle ruote. >>> link ad un articolo sul sito di FH con cenni sulle caratteristiche delle ruote
Inoltre bisogna considerare anche
- il volume da trasportare
- la distanza da percorrere
- gli spazi in cui si deve passare (corridoi, marciapiedi, strettoie, ascensori, angoli di corridoi, …)
- se il trasporto è fatto a mano, con l’uso di trattori o con sistemi automatizzati come i robot AGV.
>>> link ai nostri sistemi di trasporto della biancheria pulita
LO STOCCAGGIO
Una volta giunti a destinazione si presentano le scelte e i vincoli per lo stoccaggio:
- la biancheria pulita viene stoccata in un sub-magazzino?
- o deve compiere ancora un tratto per arrivare alla destinazione finale?
Se la biancheria pulita è arrivata alla destinazione finale:
- dove viene stoccato il materiale?
- come viene stoccato?
>>> link ai carrelli MOSYS per la biancheria pulita >>> link al sistema di scaffalature MOSYS-ISO
Non dobbiamo dimenticare che la biancheria pulita viene poi separata a seconda della tipologia e dell’uso.
Ad esempio il vestiario per il personale sanitario (camici, divise, etc.) non sarà collocato nello stesso modo e nello stesso luogo della biancheria per i letti e per i pazienti. Lo stesso vale per la biancheria destinata al blocco operatorio.
LA DISTRIBUZIONE AL REPARTO
Ci sono vari sistemi per la distribuzione della biancheria pulita per il letto del paziente.
In alcune strutture si preferisce utilizzare il carrello della distribuzione come armadio. In questo caso il carrello armadio può anche essere lo stesso con cui la biancheria pulita arriva dalla lavanderia.
In altre strutture si usa un armadio fisso o una scaffalatura: da qui si caricano i carrelli che vanno nelle stanze di degenza.
Qualsiasi sia il sistema di distribuzione della biancheria, i modi per tenerla pulita e al sicuro sono fondamentalmente due:
- armadi e carrelli chiusi da ante o serrande (se possibile con serratura a chiave o con codice numerico o badge)
- armadi e scaffali aperti, ma collocati in ambienti puliti e protetti (se possibile da una porta con serratura a chiave o con codice numerico o badge)
AL LETTO DEL PAZIENTE
Nel momento della distribuzione ai letti di degenza si possono usare soluzioni diverse.
- Carrelli dedicati, con o senza ante
>>> link ai carrell ESSENTIAL SINGLE >>> link ai carrelli di servizio MOSYS
- Carrelli generici o combinati: hanno spazi per la biancheria pulita, e consentono di eseguire anche altri compiti: igiene del paziente, raccolta di rifiuti, cernita di biancheria sporca
>>> link ai carrelli ESSENTIAL DUAL
LA BIANCHERIA SPORCA
Come abbiamo visto, durante la distribuzione della biancheria pulita l’attenzione va rivolta a mantenerla pulita e ad evitare di contaminarla.
Invece la raccolta della biancheria sporca prevede di porre attenzione a due elementi fondamentali del sistema:
- la lavanderia: ha delle sue precise esigenze di ordine pratico
- gli operatori che manipolano la biancheria: la loro sicurezza va tutelata con ogni mezzo
LAVANDERIA
Al fine di pianificare i cicli di lavaggio e i successivi cicli di finitura, la lavanderia ha la necessità di ricevere la biancheria separata secondo vari criteri. La struttura sanitaria può dover fare la cernita in base a
- temperatura di lavaggio
- composizione del tessuto
- grado di sporco
- biancheria piana di corredo dei letti (lenzuola, federe, copriletti, coperte, etc.)
- vestiario per il personale sanitario (camici, divise, etc.)
- dimensione della biancheria
- tipo di finitura necessario dopo il lavaggio:
- come viene asciugato
- come viene stirato
- come viene piegato
- se viene sterilizzato
L’OPERATORE
Ovviamente le divise di operatori, infermieri e medici provengono dagli spogliatoi della struttura e vengono, di solito, direttamente cerniti da loro stessi.
Per quanto riguarda la biancheria del letto del paziente: viene raccolta da un operatore e si parte dal presupposto che sia tutta potenzialmente infetta. Bisogna quindi evitare che gli operatori addetti alla raccolta si contaminino con
- fluidi corporei dei pazienti
- residui di medicinali
- batteri e virus
La prima protezione per gli operatori sono indubbiamente i dispositivi di protezione individuale.
Ma un grande aiuto arriva dall’uso di carrelli porta sacco che agevolano la cernita della biancheria sporca direttamente al letto del paziente, con una sola manipolazione e quindi riducendo le possibilità di contaminazione.
Significa anche evitare che gli operatori di lavanderia debbano cernire a mano tutta la biancheria sporca e potenzialmente infetta, che arriva dai reparti, dalle sale operatorie, dagli ambulatori e da eventuali altri punti di utilizzo.
SACCHI AVVOLGIBILI E CARRELLI DEDICATI
Questi carrelli hanno sistemi che permettono l’aggancio semplificato di speciali sacchi avvolgibili, oltre ad avere pedali per l’apertura dei coperchi: si usano meno le mani, e ciò riduce la possibilità che gli operatori entrino in contatto con superfici potenzialmente infette.
Esistono varie tipologie di carrello: a sacco unico, a due o più sacchi.
Ci possono infatti essere varie strade per raccogliere la biancheria sporca: un operatore potrebbe prelevare tutte le federe da cuscino con un carrello singolo, mentre un altro operatore prelevare tutte le lenzuola con un carrello doppio. Oppure un operatore preleva tutto usando un carrello a 4 sacchi, e cernendo la diversa tipologia di biancheria sporca in accordo con la lavanderia.
Esistono anche carrelli combinati che permettono di aggiungere un porta sacco rifiuti ai porta sacco biancheria, in modo da separare e smaltire eventuali rifiuti in cui si incappa durante il cambio letto.
Ovviamente esistono decine di modi diversi per gestire questo delicato compito. Le soluzioni di FH permettono di affrontarle praticamente tutte.
I produttori di di sacchi per la raccolta e la cernita della biancheria sporca sono svariati.
FH ha sposato la logica dei sacchi avvolgibili fin dagli anni 70, facilitandone l’uso e la diffusione, migliorando continuamente il dispositivo di ritenzione del sacco e dei carrelli a questi dedicati, rendendo questo sistema ancora più facile da usare.
>>> link ai carrelli porta sacco ISEO
I sacchi avvolgibili sono chiamati così perché hanno due lembi sovrapposti e non cuciti. Quando un sacco avvolgibile viene posizionato sul carrello porta sacco, questo viene mantenuto chiuso dall’anello di ritenzione che ne ferma i lembi sovrapposti. Quando il sacco è pieno viene estratto dal porta sacco e chiuso con un laccio.
Da ora in poi nessuno entrerà più in contatto con la biancheria sporca contenuta all’interno del sacco. I sacchi verranno portati alla lavanderia con dei carrelli o con dei container.
>>> link al container di trasporto per biancheria sporca
In lavanderia arriveranno sacchi in vari colori che indicheranno esattamente la tipologia di contenuto, evitando all’operatore di aprire i sacchi e cernire la biancheria sporca!
L’operatore addetto al carico della lavatrice dovrà semplicemente aprire il laccio che chiude il sacco e caricarlo nella lavatrice: avviato il lavaggio, il sacco si aprirà da solo. In questo modo verranno lavati anche i sacchi, oltre al loro contenuto.
OSSERVAZIONE MOLTO IMPORTANTE
I sacchi avvolgibili di FH possono contenere fino a 12 kg di biancheria e sono riutilizzabili fino a 2.500 volte: una scelta ecologica rispetto ai sacchi per la biancheria monouso!
I sacchi avvolgibili sono realizzati in poliestere e sono disponibili in svariati colori:
- bianchi con strisce colorate in 5 diversi colori
- colorati, in 5 colori, con striscia del medesimo colore
La lavanderia dovrà dare indicazioni ai reparti su quale colore utilizzare a seconda della tipologia di biancheria
I sacchi avvolgibili per la cernita e la raccolta della biancheria sporca si possono anche personalizzare con il logo della struttura o con eventuali altre indicazioni a richiesta.