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Carrello vaccinazioni
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Cosa è un carrello di reparto?
Ogni reparto ospedaliero ha le sue peculiarità: tipologia, degenza media dei pazienti, genere (maschi o femmine) ed età (si pensi ai reparti pediatrici), numero di infermieri e numero di posti letto, tipo di farmaci e dispositivi tipicamente utilizzati,… e molto altro.
Ogni reparto quindi richiede una specifica organizzazione e logistica per la movimentazione del materiale: dallo stoccaggio, al trasporto per finire con la distribuzione al punto di utilizzo.
Il materiale può essere molto eterogeneo: farmaci, dispositivi medici e non, biancheria pulita e sporca, rifiuti generici e rifiuti potenzialmente infetti, …
Il mezzo per la movimentazione e la distribuzione deve quindi adeguarsi ed adattarsi sia all’ambiente che al materiale.
Meglio un carrello di reparto dall’ingombro ridotto con tanti cassetti piccoli, o un cassetto piccolo e 3 più grandi?
Quanti cassetti grandi per le bottiglie di soluzione fisiologica? Serve il porta cateteri? Serve un porta bombola?
Può servire un sopralzo per aggiungere accessori? Come deve essere equipaggiato il carrello? Un porta guanti o 3 per le varie taglie?
Queste e altre necessità devono essere risolte e ogni risposta contribuisce a dare forma e dimensione al carrello da utilizzare in quel specifico reparto, dell’ospedale o della casa di riposo.
Le risposte sono tante quanti sono i reparti e i team di professionisti che ci lavorano.
Ecco allora il carrello emergenza, una vera e propria stazione mobile di primo intervento. E anche il carrello per l’emergenza pediatrica con codifica Broselow, che deve avere almeno 8 cassetti con codifica colore diversa.
Il carrello per il giro delle visite, che prevede grandi cassetti per contenere le cartelle cliniche, ma potrebbe avere a bordo anche un PC, laptop o AIO (All-in-one = tutto in uno).
Oppure il carrello per anestesia: con cassetti ben organizzati per i vari farmaci e magari ad accesso controllato.
O, ancora, il carrello vaccinazione (quanto mai attuale, ora che si eseguono le vaccinazioni COVID-19) o il carrello gessi, con tutte le superfici in acciaio inox e la possibilità di montare una bacinella per l’acqua.
Ci sono poi i carrelli per l’igiene del paziente e del posto letto: devono poter contenere asciugamani, liquidi detergenti, camici puliti o il cambio personale del paziente, biancheria pulita per il posto letto.
Ci sono anche carrelli per terapie di nuova concezione. Il polo oncologico di Toulouse, Francia, ha da poco introdotto il “carrello sensoriale”: ha le pareti di un colore tenue ed è equipaggiato di un’asta flebo e di un video proiettore: viene portato nella stanza del paziente per sessioni di relax durante la somministrazione della terapia infusionale.
E’ difficile descrivere con poche parole la complessità e la varietà dei reparti ospedalieri.
Più è flessibile e modulare la soluzione, più è facile e fattibile una risposta che sia puntuale ed efficiente, che aiuti l’attività quotidiana degli operatori, grazie anche a personalizzazioni con svariati accessori, con cassetti in varie dimensioni, anche trasparenti e addirittura trasportabili, con complementi ergonomici e soluzioni scalabili al variare delle necessità
Per FH il “su misura” è uno dei principali obiettivi. Tutti i prodotti sono progettati e disegnati sin dall’inizio per affrontare le singole realtà e le singole esigenze.